CRONACA DI BADOLATO

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Presentazione del nuovo libro di Squillacioti
02/12/2024
Dal Prof. Vito Teti un msg di affetto e stima per il Prof.Vincenzo Squillacioti e per l'Associazione Culturale "La Radice" di Badolato, in occasione del trentennale dalla fondazione del periodico "La Radice" e della presentazione del libro "Per chi arrivano i rondoni? - Racconti dal Sud". LIBRI E RIVISTE DI AMICI - Ci sono studiosi e autori che vivono e operano in "periferia" e scrivono storie, memorie, racconti, cronache che riescono a restituire la complessità, la ricchezza, la "verità" dei paesi calabresi, anche con notevoli qualità letterarie e narrative. Ci sono Associazioni e riviste, come la radice di Badolato, fondate e dirette da Vincenzo Squillacioti, che, con competenza e passione culturale e civile, svolgono opera di "resistenza" nei paesi e si oppongono allo spopolamento e all'omologazione dei luoghi. Da una vita, Vincenzo Squillacioti, nella sua Badolato, fa ricerca etnografica e di archivio, scrive memorie nascoste e racconti di vita vissuta molto belle, che decostruiscono l'esotismo di tanti scritti rituali e di maniera che parlano di una Calabria mai esistita, finta, inventata, non reale. Da trent'anni, Vincenzo Squillacioti pubblica una delle più originali e durature riviste di storia e cultura "locale", dove collaborano tantissimi giovani, studiosi, abitanti delle mille Badolato del mondo. Da trent'anni Vincenzo Squillacioti raccoglie e conserva "materiali", li mette a disposizione dei giovani e dei ricercatori, accoglie tessiti e dottorandi che arrivano da tutte le parti del mondo. E lo fa con gentilezza, generosità, garbo, passione, amore per i luoghi. Sento di poter rivolgere il mio invito a leggere la "Radice", i libri stampati da questa Associazione, i racconti, le memorie, le schegge di Vincenzo, a cui, con senso di gratitudine e fraterna amicizia, auguro cose belle e che continui a scrivere e ad organizzare anche per noi, perché questa terra ha bisogno di persone come lui che restano e resistano, faticano e progettano e rendono, ancora, vivibile e abitabile questa terra. Fonte: Associazione Culturale “La Radice”.

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