CRONACA DI BADOLATO

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In Calabria l’ufficio agricoltura risorse agroalimentari e forestazione della Regione ha consegnato ad un’imputato per estorsione i documenti aziendali delle sue vittime
04/05/2022
Se non fosse stato scritto nero su bianco con una missiva ufficiale datata 2 magggio 2022 e con protocollo n. 207607 a firma del Dr. Giacomo Giovinazzo (dirigente del dipartimento n. 10 agricoltura risorse agroalimentari e forestazione) si farebbe fatica a crederlo. Parliamo del documento ufficiale col quale l’ente ammette candidamente che, su richiesta dell’imputato Francesco Larocca (condannato in primo e secondo grado per estorsione nei confronti dei baroni Gallelli di Badolato, nonchè fratello del genero del Boss Gallelli-macineju, quest'ultimo attualmente detenuto per ‘nrangheta) il detto dipartimento a firma dell’impiegato Modaffari ha consegnato ad un’imputato in un processo per estorsione, proprio i carteggi dell’azienda agraria delle sue vittime (ovvero dei baroni Gallelli di Badolato) che come se non bastasse, non sono nemmeno stati informati, e non hanno quindi potuto vietarne la visione. Ringraziando della collaborazione, l’imputato Larocca è potuto così venire a conoscenza di dati sensibili, carteggi, documenti, e quant’altro utile per attaccare nuovamente le sue vittime sotto il profilo documentale (come è infatti poi puntualmente accaduto), dato che i baroni Gallelli su denunce del Larocca, nei passati mesi hanno subito controlli, verifiche, sopralluoghi, missive, e denunce presso l'ASL, l'ASP, il Ministero per le Politiche Agricole, il Ministero per il Sud e la coesione territoriale, il Dipartimento degli affari regionali e le autonomie, ICQRF -ufficio periferico di Napoli, UOA-Politiche per la Montagna, Foreste e forestazione, difesa del Suolo, Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, nonchè l'ufficio tecnico del Comune di Badolato, tutti enti attivati da segnalazioni pervenute dall’imputato Francesco Larocca. Condotte che non solo danneggiano le vittime, ma mettono in imbarazzo anche l’incolpevole Presidenza regionale di Roberto Occhiuto. Per questi gravissimi fatti in violazione di tutte le norme sulla privacy, gli avvocati dei baroni Gallelli hanno sporto una nuova denuncia querela in Procura di Catanzaro. Fonte: Missiva del Dr. Giacomo Giovinazzo.

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