CRONACA DI BADOLATO

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In Calabria la 'ndrangheta può contare su propri uomini infiltrati nella pubblica amministrazione calabrese
01/07/2022
Su segnalazione dell'imputato Francesco Larocca (impiegato proprio presso l'ufficio agricoltura e forestazione della Regione Calabria, quindi subalterno al Dirigente Salvatore Siviglia, ma condannato in primo e secondo grado per estorsione nei confronti dei baroni Gallelli di Badolato, nonchè fratello del genero del Boss Gallelli-macineru, quest'ultimo attualmente detenuto per d’rangheta) ARCEA a firma dello stesso Ing. Siviglia, in maggio 2021 bloccava tutti i finanziamenti agricoli (nonchè la PAC sull'olio extravergine di oliva) destinati all'azienda agraria dei baroni di Badolato, motivando il blocco con presunte irregolarità relative alla legge 2080/92 forestazione. Inoltre i tecnici ARCEA responsabili del primo blocco, in quell'occasione nemmeno indicavano le tempistiche relative al blocco stesso (ovvero secondo ARCEA esso sarebbe dovuto essere sine die cioè senza data). Solo grazie al ricorso al TAR da parte dei legali dei baroni Gallelli di Badolato, in luglio 2021 le dette somme agricole venivano sbloccate e quindi bonificate sul loro conto aziendale con copevole ritardo tra l’altro (veduto il fatto che ARCEA nemmeno provvedeva a costituirsi nelle opportune sedi legali competenti). Inoltre i tecnici dei baroni Gallelli producevano tramite Confagricoltura un corposo faldone difensivo. Nonostante questo però in aprile 2022 Arcea (sempre a firma dell’Ing. Salvatore Siviglia, capo ufficio dell’imputato Larocca) ARCEA bloccava inspiegabilmente per la seconda volta gli aiuti destinati all’azienda agraria dei baroni di Badolato, adducendo sempre per le medesime presunte irregolarità sulla forestazione, chiedendo inoltre ai baroni la restituzione di finanziamenti percepiti per circa 855.000.00 euro. Questo secondo blocco (con l’aggravante delle somme richieste da Arcea ai Gallelli), va a sommarsi tra il 2021 e il 2022 a controlli, verifiche, sopralluoghi, missive, e denunce presso l'ASL, l'ASP, il Ministero per le Politiche Agricole, il Ministero per il Sud e la coesione territoriale, il Dipartimento degli affari regionali e le autonomie, ICQRF -ufficio periferico di Napoli, UOA-Politiche per la Montagna, Foreste e forestazione, difesa del Suolo, Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari, nonchè l'ufficio tecnico del Comune di Badolato, tutti attivati contro i baroni Gallelli da segnalazioni pervenute dall’imputato Francesco Larocca (condannato in primo e secondo grado per estorsione proprio nei confronti dei baroni Gallelli di Badolato, assieme ad altri membri del Clan Gallelli-macineju, nonchè attualmente impiegato presso il Dipartimento agricoltura e risorse Agroalimentari UOA-Foreste, Forestazione, Difesa del Suolo-Catanzaro, il cui capo ufficio è l’ing. Salvatore Siviglia). Per questa nuova seconda sospensione i baroni Gallelli hanno nuovamente incaricato avvocati e tecnici per produrre relazioni e perizie giurate, e altro materiale che verrà discusso in sede di causa civile. Oggi l’azienda dei baroni Gallelli è la prima e unica azienda agricola ad aver subito da ARCEA due blocchi consecutivi, nonchè la richiesta di restituzione di somme per 855.000.00 euro. Il tutto partito da un ufficio nel quale lavora l’imputato Franco Larocca (condannato in primo e secondo grado per estorisione proprio nei confronti dei baroni Gallelli di Badolato). Veduta la gravita della vicenda (senza precedenti) è stata informata anche la Presidenza della Repubblica Italiana, nonchè il Governo Italiano, il Ministero delle Politiche Agricole, e ovviamente la Procura della Repubblica. Fonte: denuncia.

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