CRONACA DI BADOLATO

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Commemorato papa Giovanni -X Cenci a castello Gallelli di Badolato
28/05/2023
Come ogni 27 maggio dal 2007, anche quest'anno presso la cappella di Sant’Anna dei Parafrenieri a castello Gallelli, a 1095 anni dalla morte è stato commemorato papa Giovanni X Cenci (Tossignano, 860 circa – Roma, 929). Questo grande Pontefice della Chiesa Cattolica è dunque antenato in linea diretta della Principessa Fabiola Cenci Bolognetti di Vicovaro (nata a Roma il 7 aprile1954) figlia del Principe Don Paolo Cenci Bolognetti di Vicovaro (Guardia Nobile Pontificia) e di Giovanna Malvezi Campeggi dei marchesi di Dozza. Donna Fabiola sposò infine a Roma il nobile Stefano dei baroni Corsi di Turri e Moggio (nato a Roma il 30.giu.1945) Dottore in Economia e Commercio, dalla cui unione vide la luce la nobildonna Isabella dei baroni Corsi di Turri e Moggio (nata a Roma il 27 nov. 1976) Dottoressa in Scienze Politiche presso l'Università Sapienza di Roma. La nobile Isabella sposa infine a Roma il 09.06.2207 presso la Chiesa di San Domenico e Sisto il barone Ettore Gallelli di Badolato, matrimonio celebrato da S.E. Monsignor Karel Kasteel (Decano dell'Anticamerea di Sua Santità), e che vede anche la benedizione scritta di Sua Santità papa Benedetto XVI (Joseph Aloisius Ratzinger) il quale ha donato ai neo sposi due rosari composti da pietre preziose. I baroni Gallelli di Badolato sono dunque di fatto attualmente l’unica casata calabrese, imparentata con una famiglia di Principi romani, che diedero un Potefice alla Chiesa Cattolica, e che possono vantare parentele coi Principi Barberini, ed altre famiglie Principesche romane. L'origine della famiglia Cenci si fa risalire alla gens Cincia (Marco Cincio Alimento autore della Lex Cincia donis ac muneribus, Lucio Cincio Alimento). Tra i suoi membri, si contano inoltre Cardinali, Legati Pontifici, Governatori, Podestà, prelati, letterati, uomini d'arme, diplomatici e uomini politici dello Stato Pontificio. In età medievale, membri del casato ricoprirono vari incarichi pubblici tra i quali la carica di Senatore di Roma e di Prefetto di Roma. Risultava composta di vari rami fin dal sec. XI. Nell'archivio Cenci, oggi presso l'Archivio di Stato di Roma, sono custoditi documenti di famiglia risalenti al XII secolo. I Cenci risultano imparentati con diverse famiglie romane tra cui i Crescenzi. Secondo le Memorie storiche Giovanni-X intorno alla terra di Tossignano nacque in questa località sita nelle colline sopra Imola, intorno all'860. Intrapresa la carriera ecclesiastica, completò il diaconato a Bologna (ove fu ordinato dal vescovo Pietro) per poi diventare procuratore dell'arcivescovo di Ravenna Cailone. Giovanni soggiornò spesso a Roma come legato arcivescovile e fu in queste circostanze che strinse rapporti con l'aristocrazia romana, in particolare con il superista Teofilatto dei conti di Tuscolo (ca. 860 - ca. 924) e con sua moglie Teodora. La svolta per la carriera ecclesiastica di Giovanni avvenne proprio grazie ai conti di Tuscolo, quando questi spinsero papa Sergio III (904-911) a nominarlo vescovo di Bologna, sede che però Giovanni non governò mai. Verso la fine del 904 Cailone morì, permettendo a Giovanni di occupare la ben più prestigiosa sede di Ravenna, diocesi che guidò dal 905 fino all'elezione papale. Nel 907 papa Sergio III lo nominò cardinale, ma il titolo cardinalizio assegnatogli è rimasto ignoto. Tra fine marzo e inizio aprile del 914 Giovanni salì al Soglio pontificio. In realtà, all'epoca era ancora valido il decreto conciliare XV del Concilio di Nicea I, che proibiva a chi era già vescovo di diventare papa. L'elezione irregolare parve ai più come tale anche per le turbolente diatribe tra le opposte fazioni che si erano scatenate verso gli ultimi anni del IX secolo, ma la volontà del console di Roma Teofilatto e della sua famiglia prevalse sulla forza della legge. Fonte:https://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Giovanni_X Fonte. Annuario della Nobiltà Italiana https://www.annuariodellanobilta.com/

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